Obiettivo, battere Conegliano, riscattando la «magra» di domenica e riportando la serie in Veneto. Detta così, sembra facile, perché dall’altra parte della rete c’è una squadra che non farà sconti e che gioca a memoria.
Tra Igor e Imoco si va in campo alle 19 (diretta Skysport Arena), con gli occhi puntati sulle azzurre. Bernardi ha chiesto alla squadra un segnale, di reagire.
Fors’anche deluso dall’approccio di domenica? «Potevamo e dovevamo affrontarla in altro modo – commenta il coach azzurro – con più spensieratezza e meno timore reverenziale al di là del valore dell’avversario.
Stasera dovremo cercare di prenderci più rischi, contro di loro non puoi pensare di giocare in modo normale. E i rischi sono quelli che poi portano qualche errore in più, ovvio, ma non deve essere la nostra preoccupazione.
Perché quando giochi contro una squadra che ne ha vinte 45 di fila bisogna forzare». Contro la Igor, a detta di tutti, l’Imoco ha giocato una delle migliori partite stagionali.
«Beh, non lo scopriamo adesso, loro erano aggressive al punto giusto – sottolinea il coach azzurro-. Se si considera che l’ultima partita che hanno perso risale al maggio di un anno fa in finale scudetto con Milano, si capisce contro chi ci stiamo confrontando».
Parlando di formazione, Bernardi spiega che potrebbe anche valutare un impiego contemporaneo di Akimova e Markova: «Vedremo, in questi giorni abbiamo provato alcune soluzioni. Markova è rimasta fuori tre settimane, aveva bisogno di riprendere il ritmo e anche Vita convive con il dolore alla spalla.
Oggi è una partita da dentro o fuori e quindi se ci sarà bisogno anche io prenderò dei rischi». Comunque vada, è stata una stagione positiva per «Mister secolo», tanto più che è arrivato con una squadra già formata.
«A prescindere da questo, bisogna essere molto obiettivi, capire la forza delle altre tre squadre che deriva da un budget molto più alto – chiude l’allenatore -. E un budget più alto ti porta ad avere giocatrici di un certo livello.
Con questo penso che la Igor sia stata strutturata bene la scorsa estate, purtroppo fin dall’inizio abbiamo avuto mancanze importanti. Il sistema di gioco era stato impostato con alcune pedine fondamentali, una di queste era Orthmann, cioè quella che portava più fieno in cascina.
E rimpiazzarla non è stato semplice, soprattutto in quel momento della stagione quando il mercato offriva nulla, almeno fino a febbraio. Ma ora guardiamo avanti ed a fare di tutto per regalare a noi e al nostro pubblico un’altra soddisfazione».
All’Allianz cloud di Milano il Vero volley prova a cancellare il 3-0 incassato a Palazzo Wanny da Scandicci di coach Massimo Barbolini. Match condizionato dai tanti errori delle lombarde (25), ma anche dalle fiammate di Antropova e Zhu, in forma fisica strepitosa durante questa post season.
Come lo scorso anno, l’obiettivo di Milano resta quello di pareggiare subito i conti per poi tornare a Firenze per lo scontro decisivo.