Eurolega - Basketball

Milan, not even the play-in. Efes wins and Olimpia says goodbye losing to Maccabi – La Stampa.

Niente incastri, nessun ricorso alla classifica avulsa, zero preghiere, e nemmeno un briciolo di speranze da conservare e alimentare almeno fino al termine della propria partita: Milano dice mestamente addio ai play-in prima ancora di rimettere piede, dopo l’intervallo, sul parquet della Stark Arena, perché il rimbalzo di linea che porta a Istanbul dice che intanto l’Efes – alla faccia della contemporaneità la partita è iniziata prima – ha passeggiato sulla Stella Rossa, centrando così l’obiettivo qualificazione ed eliminando dai giochi l’Olimpia. Fuori dalla fase calda e decisiva dell’Eurolega per il secondo anno consecutivo, solo che un anno fa non c’era ancora il “salvagente” dei play-in, ciambella utile per risalire la corrente e restare a galla dopo una stagione disperante.

Partita con ambizioni da final four e un budget di primo livello, Milano invece termina la stagione con un piazzamento mediocre e ben 19 sconfitte su 34 partite: affondata, senza nemmeno il salvagente dei play-in. Non sono bastati nemmeno gli acuti contro le grandi (due volte battuto il Barcellona, sconfitti anche Monaco a domicilio, Fenerbahce e battuto al Forum pure il Real Madrid) per dare una sterzata alla classifica e al destino meneghino, spinto da un’inerzia ondivaga e balbettante per troppi mesi: fatali le sconfitte contro le squadre di medio e basso cabotaggio, troppi gli 8 ko contro squadre che hanno chiuso dietro il quintetto di Messina.

L’alibi dei tanti infortuni e il ritardo nella soluzione dell’assetto migliore restano come rimpianti, rimpianti che valgono zero: dopo i ko anche in Supercoppa italiana e Coppa Italia, Milano per salvare la stagione deve conquistare lo scudetto, centrando così uno sfolgorante tris. E Messina, dentro l’acquario di una Stark Arena vuota, contro il Maccabi che gioca da mesi le gare casalinghe sul neutro di Belgrado, ha dato spazio a tutti e dodici gli uomini a disposizione (Hall out per infortunio) per dosare le forze e oliare meccanismi utili da riproporre in campionato.

Una sorta di amichevole (il Maccabi già qualificato e certo del settimo posto) chiusa con la sconfitta (92-86), dieci biancorossi a punti, top scorer Lo (13), Shileds (12), Napier e Poytress (11) e Mirotic (10). Partita senza tensione agonistica e senza pathos, sin dalla palla a due.

Il Maccabi l’approccia con passo spedito, con un Nebo (oggetto dei desideri anche dell’Olimpia) dominante sotto canestro (10 punti nel quarto) e veloce nella transizione con Baldwin, Milano parte lenta e sonnacchiosa, incespica nei pasticci di Napier e si blocca con le soluzioni senza retina di Shields. Sotto anche di 10 punti però, si rimette in carreggiata con un parziale di 9-1 che la riporta a contatto degli israeliani grazie agli spunti di un brillante e tonico Tonut e alle due triple di Lo che alla Stark Arena vede sempre il canestro.

Messina nel secondo quarto dà spazio a tutta la panchina, trovando risposte anche da Ricci e Bortolani, il nuovo allungo del Maccabi ricucito sempre da Tonut e finalmente da Shields che centra ripetutamente il bersaglio. Per la prima volta avanti al 19’ (49-51), Milano rientra negli spogliatoi sulla parità (53-53) dopo una sciocchezza di Shields.

Partita a marce alte offensive anche nel terzo quarto, Brown dispensa assist convertiti a turno da Sorkin, Baldwin e Colson, l’Olimpia risponde tonica con Poytress e Lo chiudendo però il quarto in affanno e sotto di 7 (77-70). Ultimo periodo sulla stessa falsariga, il Maccabi tiene però la barra dritta ed entra tonico nella fase calda dell’Eurolega, l’Olimpia invece saluta mesta, dando appuntamento alla prossima stagione.

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