Milano rialza la testa, domina per 35 minuti Trento sorpassando per la prima volta in stagione quota 100, e rimette così in pari la sfida contro la Dolomiti, Brescia doma senza patimenti Pistoia e venerdì può già chiudere la pratica quarti. Domani giornata di riposo, giovedì si riparte con Tortona-Bologna e Reggio Emilia-Venezia. Milano-Trento (104-93). È Shavon Shields il medico che cura e lenisce le ferite di Milano, trafitta in gara 1 dei quarti playoff, sculacciata da coach Messina e obbligata a non inciampare più: è la terrificante mano del danese a dare la spinta all’Olimpia che si rialza in gara 2.
Scavallando per la prima volta in stagione quota cento, l’Olimpia regola così un’indomita Trento, bersagliata per trenta minuti da una grandine ma che poi, con un sussulto d’orgoglio e tenacia, riduce sotto la doppia cifra lo svantaggio. Prima della mano di Shields, c’era però stata la scossa del capitano: 18 i punti di Melli negli 11’ giocati nei primi due quarti, prestazione condita da 6 rimbalzi e una difesa asfissiante, il volto e i muscoli da guerriero a scuotere squadra e ambiente. Gaudente per il ritrovato Shields: 28 punti (21 al 2’) con 11/16 al tiro (5/7 dall’arco), 3 rimbalzi e 5 assist nei 23’ giocati, perché sul più 24 al 3’ Messina lo sfila concedendogli il meritato riposo. Valicata per la prima volta quota cento, al tecnico milanese non sarà certo piaciuto l’atteggiamento degli ultimi minuti: difesa distratta e attacco involuto, combinate alla voglia matta del duo Hubb-Baldwin (22 punti a testa), sono squilli sinistri da tener presente nella doppia sfida che ora si giocherà a Trento, in una serie equilibrata a dispetto della rosa e del budget.
Sprigionato tutto il talento offensivo per un inedito stagionale, Milano rifletterà a bocce ferme sui 93 punti concessi all’avversario. Al quale Tonut rende merito: «I playoff sono sempre equilibrati, Trento poi non molla di un centimetro, ora dobbiamo andare a vincere lì. Cosa ci serve? Ci serve solidità per quaranta minuti.
Non abbiamo dimostrato di averla in queste prime due gare, ma è arrivato il momento di farlo». Brescia-Pistoia (97-75). Forza offensiva, ed efficacia difensiva: Brescia gioca (e bene) nelle due metà campo e così stritola la matricola Pistoia che non trova la forza di reagire, come testimonia la prova del gigante Ogbeide, un colosso prepotente che stecca la sua prima partita in stagione. Per una volta Brescia non ha bisogno nemmeno di Bilan (4) per mettere le mani sulla gara, dominata dal primo all’ultimo minuto, senza nemmeno Petrucelli rimasto in panchina.
Massinburg e Della Valle i cecchini (23 punti a testa per entrambi) per il quintetto di Galbiati, coach che trova risposte anche da Akele (9 punti) e Gabriel (12). Venerdì gara 3 a Pistoia: nel catino toscano, l’Estra proverà ad allungare la serie confidando nella vena di Willis (16) e Moore (19), per una sera non in gran vena.