La stagione finale del Campeon è un tour d’addio che commuove ed esalta. Il doppio appuntamento di Parigi (Roland Garros e Olimpiadi) è segnato in rosso su un calendario tutto da confermare, con la preoccupazione di una forma da ritrovare in fretta, forse troppo in fretta. Rafa, sostenuto dal pubblico della Caja Magica, combatte con la dinamo esaurita da mille infortuni e mesi passati lontano dal circuito. De Minaur, lontano dal suo miglior livello, è schiacciato dall’atmosfera del centrale, non scorretta, non cattiva, ma satura di “nadalismo”.
Rafa parte avanti, ma si perde in una discussione con il giudice di sedia e perde un po’ il filo del gioco. Alla fine, Rafa ritrova fiducia, lunghezza dei colpi, e la grinta dei bei tempi. Rafa, non ancora al massimo, ammette di essere stato fuori tanto e che ci vuole tempo per recuperare. Non si pone obiettivi, vive alla giornata.
“Non potrei essere più contento di poter giocare ancora una volta in questo stadio”, afferma. Domani avrà un giorno di riposo. Il corpo è stanco, ma l’anima non si arrende. Mai.