Pioli y su futuro incierto en el Milan: “Esperar hasta el final de la temporada, luego evaluaremos con el club” – La Stampa
Roma. La faccia cupa del super consulente Zlatan Ibrahimovic, incorniciata impiedi in mezzo allo sgombero milanista dall’Europa League desiderata e velatamente promessa, era tutto un programma. Non resta che rimandare la cucitura della seconda stella interista, onta che potrebbe saltare fuori dal derby di lunedì, per salvare almeno le apparenze di una stagione rossonera con più amarezze che dolcezze.
E anche per mettere un freno al processo nei confronti di Stefano Pioli, imputato in panchina con un contratto in scadenza il 30 giugno 2025, ripartito (non solo sui social) con la doppia lezione presa da De Rossi. «Portate pazienza fino alla fine del campionato – l’arringa attendista del tecnico dell’ultimo scudetto del Milan, un’era geologica distante solo due anni sul calendario – poi io e la società, come sempre, affronteremo l’argomento e tireremo le somme». Parole che suonano come un preavviso di divorzio anticipato.
«Il bilancio va fatto a fine stagione, ma in Europa abbiamo fatto molto peggio dell’anno scorso. Dovevamo fare un altro cammino. Nelle due partite con la Roma non siamo riusciti a giocare al nostro livello.
Loro hanno meritato la qualificazione, ma anche per demeriti nostri. Sono deluso, mi aspettavo una prestazione diversa. Soprattutto in 10 contro 11».
Rimpianti che lasciano ormai il tempo che trovano. La giuria popolare del tifo rossonero aspetta il derby con l’Inter per formulare un giudizio quasi definitivo su Pioli. Lo scorno della festa dello scudetto nerazzurro spargerebbe ancora più sale sulle ferite milaniste.
«Per il derby dobbiamo cambiare tante cose», l’ammissione di Pioli. Poi, magari sigillando il minimo sindacale del secondo posto, arriverà il momento delle decisioni future. All’azionista di controllo Cardinale, assente a Roma, all’ad Furlani e al superconsulente Ibra spetteranno le ultime parole sul destino Pioli: Lopetegui, già incontrato due volte dai vertici rossoneri, e le suggestioni Antonio Conte e Thiago Motta, in caso di ribaltoni su altre panchine roventi, attendono.