Il D-Day è arrivato per il Torino che ha iniziato ufficialmente le manovre di avvicinamento alla sfida con la Juventus. Da queste parti, una questione molto delicata negli anni 2000 è il rendimento del Torino nei derby, avendo vinto solo una volta (nel 2015) e subito 23 sconfitte in 29 partite sotto la presidenza di Urbano Cairo.

Tale risultato ha fatto del Torino il miglior alleato dei bianconeri. Vincere contro il Torino avrebbe anche un lato pratico, in quanto rimetterebbe la Juventus in corsa per l’Europa.

Il tecnico Juric ha dichiarato che questa è una partita speciale in un momento speciale, e che la squadra sta giocando il suo miglior calcio. Ha espresso la convinzione di poter ottenere la vittoria e il desiderio profondo di farlo.

Il popolo torinese condivide questa ossessione di tornare a sorridere dopo nove anni e l’allenatore vuole lasciare un segno significativo del suo periodo al Torino. Juric è consapevole delle difficoltà che la squadra dovrà affrontare, sottolineando che i derby sono l’unica macchia nel suo percorso al Toro e che vuole vincere il sesto derby per cancellare questo risultato negativo.

Si preoccupa fattori come la forza dell’avversario, i calci piazzati e la necessità di migliorare in fase offensiva. Nella preparazione per la partita, Juric deve ancora decidere il compagno di Zapata in attacco e valutare le assenze in centrocampo.

Ci sono anche decisioni da prendere per la formazione difensiva. Si avrà la decima sfida contro Allegri, un allenatore che Juric rispetta come un grande professionista.

Ha sottolineato la capacità di Allegri di adattarsi alle varie situazioni, pur non avendo uno stile definito come Guardiola e Gasperini.