Il Bologna spreca e l’Udinese ringrazia, Payero risponde a Orsolini – La Stampa
Il Bologna spreca e l’Udinese ringrazia, Payero risponde a Orsolini. I friulani strappano un punto pareggiando in rimonta al Dall’Ara. Il Bologna gioca, crea e spreca: tanto, troppo. L’Udinese, ringrazia e pareggia in rimonta, sfruttando una doppia disattenzione dei rossoblù, che regalano anche un calcio di rigore sull’uscita di Skorupski su Payero.
Il portiere polacco rimedia, parando il penalty a Thauvin, ma dal corner successivo Posch si perde Giannetti, che con un colpo di testa toccato da Posch pareggia. Payero disfa e poi fa. Perché è il centrocampista che, con una ingenuità, regala il rigore che al dodicesimo della ripresa sblocca il match. A trasformarlo il neo capitano del Bologna Orsolini, che spiazza Okoye.
Il Bologna però conferma alla prima ufficiale i difetti emersi in preparazione, con qualche regalo dietro di troppo. Regali che costano caro. I rossoblù dominano la gara, ma sprecano tanto: Okoye dice no a Orsolini due volte nel primo tempo e una a inizio ripresa. C’è pure un gol annullato a Orsolini per fallo di mano di Freuler in costruzione d’azione.
Al conto si aggiungono due gol sprecati da Ndoye a tu per tu con Okoye nel primo tempo e le parate di Okoye su Castro e Aebischer nella ripresa. L’Udinese è tutta nel rigore sbagliato da Thauvin e nel colpo di testa su corner di Giannetti, nessuna conclusione costruita da azione di gioco, tanta sofferenza e sacrificio, tanta fatica e tanto lavoro da fare per migliorare la qualità della proposta. Il Bologna invece deve rivedere sia la solidità difensiva dopo l’addio di Calafiori sia la capacità di pungere senza Zirkzee. Italiano e i suoi, però, hanno giocato una partita in emergenza: out Lucumi, Ferguson, Holm, Urbanski ed El Azzouzi, con Aebischer recuperato last minute da un problema muscolare.
Il tecnico rossoblù si è affidato così ai reduci della scorsa stagione che fecero il miracolo della qualificazione in Champions League con Thiago Motta: solo Erlic, in difesa è volto nuovo: l’impianto c’è e regge. Anche Runjaic è ripartito dagli stessi bianconeri della scorsa stagione, con una variazione: 3-4-2-1 con Brenner a far compagnia a Thauvin alle spalle di Lucca. E come un anno fa l’Udinese soffre, chiamata a migliorare in fase di possesso e della qualità del gioco. Ma con un Sanchez in più nel motore sarà un’impresa possibile.
Intanto, la prima, si conclude con un punto a testa.