Questi uomini erano eroi del calcio, con una passione travolgente per il gioco. Bruno, in particolare, era noto per la sua forza fisica e tecnica poco raffinata ma straordinaria. Era un difensore duro ma mai cattivo, nel rispetto delle vecchie tradizioni del calcio. Durante la sua carriera al Napoli, fermò alcuni dei nomi più famosi dell’epoca, dimostrando il suo valore sul campo.
Dopo il pensionamento, Bruno si dedicò agli affari e mantenne il suo legame con il calcio, diventando anche presidente dell’Alessandria. La Juventus, tuttavia, rimase sempre nel suo cuore, e fu proprio lui a individuare il giovane portiere Gigi Buffon in televisione. Convinto del grande talento del giovane, si rivolse al suo amico d’infanzia, il dottor Umberto, e insieme decisero di accoglierlo nella squadra, prevendo un ruolo di spicco per lui nei prossimi vent’anni.