Marcell Jacobs

Marcell Jacobs mantiene il controllo: “Non avrei mai lasciato” – La Stampa

Roma. La corona resta lì anche se il re non si è ancora ritrovato e lo sa.

Marcell Jacobs ha temuto di perderla, ha lottato per tenerla e ci è riuscito, in 10”02: due volte campione europeo dei 100 metri e chi continua a sostenere che sia durato poco forse dovrebbe considerare che insiste a vincere. I titoli pesano, si contano, i tempi invece intrigano e il 10”02 è lontano da una dimensione globale, ma nello sprint puro che l’Italia guardava da lontano ora il podio di Roma dice oro a Jacobs e argento ad Ali, il suo unico rivale qui.

Il gigante della velocità chiude in 10”05 (vento +0,7) ed è il personale. Voleva battere il campione olimpico, ci ha provato, ma i 100 metri si vivono spalla a spalla e Jacobs non era disposto a perdere.

Adesso sa di saper resistere, pure distante dal suo meglio, può usare la forza che ha trovato sulla pista dell’Olimpico. Europei di atletica: doppietta in mezza maratona, oro a Crippa, argento per Riva che sorpassa Petros.

Al primo titolo europeo, nel 2022, aveva una gamba ricoperta di tape tricolore. Stavolta lo sposta sulla schiena, una corazza, un sostegno.

Oggi come allora zoppica al traguardo, oggi come allora la reazione immediata è una smorfia: «Un crampo, solo un affaticamento, agli 80 metri ho sentito un indurimento però non avrei mai mollato». No.

Ed è questo che si porta a casa. Oltre all’oro: «Sapevamo che potevamo fare l’uno-due, ma ho detto a Chituru che lui sarebbe stato il due».

Ali gli sta vicino, annuisce, vorrebbe aggiungere qualcosa e ancora non ci riesce, «troppo presto, non ci capisco ancora nulla. Vorrei riguardare cento volte questa gara e vorrei pure essere subito a Parigi.

Testa a Parigi. Ali bomaye».

Cadono bandiere e arriva anche Simonelli. Altri abbracci azzurri, vista da qui Tokyo non sembra poi così distante.

Resta il cronometro del successo che deve scendere per la difesa della seconda corona: «Non sono soddisfatto del tempo, pensavo di poter andare sotto i 10 secondi qui, ma non è successo era importante rivincere questa medaglia, dà tanta fiducia». Dà sostanza, energia, storia e tempo: non quello registrato a Roma, quello guadagnato per le settimane a venire.

Con una corona in testa Jacobs può pensare alla prossima, senza sarebbe stato impossibile.

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