La rinascita dopo l’agonia: Berrettini sale sul Marrakesh Express e recupera il sorriso – La Stampa
“Marrakesh Express” è il titolo di una canzone di Crosby, Still & Nash e di un film di Gabriele Salvatores. È anche il nome del treno su cui è risalito Matteo Berrettini dopo la sua vittoria in Marocco. Dopo due anni di dubbi, sofferenze, divorzi (da coach Santopadre) e critiche acide dei social, Matteo è tornato a vincere un torneo. Inoltre, Matteo è stato il primo, insieme a Marco Cecchinato, a inaugurare la stagione d’oro del tennis italiano, con la sua semifinale agli US Open e la finale a Wimbledon, contemporanea alla vittoria degli azzurri di Mancini agli Europei di calcio del 2021.
Il suo numero 6 in classifica era una promessa di felicità che gli infortuni hanno iniziato a spegnere. Successivamente, Jannik Sinner ha preso il testimone, diventando un’astronave nel tennis italiano. La rinascita di Matteo è frutto della sua caparbia e della sua capacità di ricominciare e rinnovarsi. Dopo aver lasciato in amicizia coach Santopadre, è ripartito con nuovi consiglieri e questo ottavo titolo è il primo frutto del nuovo corso.
Dopo sette mesi passati all’inferno e ritorno, Matteo è ripartito a febbraio dal Challenger di Phoenix, ottenendo una finale che nemmeno si aspettava. Il prossimo traguardo è Monte-Carlo e si avvicinano gli Internazionali d’Italia. L’Italia arriva cavalcando un’onda di successi impressionante, incluso il bis in Coppa Davis, la vittoria Slam di Sinner e il suo inedito numero 2 in classifica, il ‘1000’ vinto da Jasmine Paolini a Dubai e molto altro ancora. Trovare Berrettini a fianco di Sinner anche in prospettiva Davis è una grande notizia.
Infine, questo non è una chiusura, ma semplicemente un nuovo inizio. Il treno Marrakesh Express fa venire un po’ di vertigini, guardando a sera inoltrata il centrale di Monte-Carlo splendere accanto al mare e immaginando cosa potrà succedere fra un mese nell’incanto del Foro Italico.