BUDAPEST

L’orizzonte di Luciano Spalletti, ct azzurro, in fatto di convocazioni si è ristretto: 23, punto e basta. Tra i conosciuti, al primo posto, c’è Chiesa, volato in Premier League, casa Liverpool, e in cerca di spazio e condizione: la virata di Spalletti verso il classico 3-5-2 potrebbe chiudere la strada azzurra all’ex juventino, ma Chiesa è, da sempre, uno dei preferiti dal ct. E, allora? Primo: Federico dovrà tornare quello adrenalinico dei tempi migliori.

Secondo: Chiesa potrebbe essere costretto ad adeguarsi come seconda punta alle spalle o sulla linea del nostro numero nove. Nell’orizzonte “spallettiano” troviamo anche il solito Zaniolo: solito perché il colpo dell’Atalanta in estate non riesce a vivere un periodo lungo senza contrattempi fisici che gli stanno impedendo di spiccare il volo in Nazionale. Nell’agenda azzurra c’è il nome di Maldini jr, considerato, a 22 anni, un possibile profilo con caratteristiche, per certi versi, uniche là davanti.

Spalletti segue il romanista Baldanzi e l’empolese Fazzini, quest’ultimo vittima di un guaio muscolare non banale. E, il nostro commissario tecnico, ha puntato gli occhi sull’esterno bergamasco Ruggeri e anche su Ndour. Ad ottobre ci aspettano Belgio e ancora Israele per la terza e quarta giornata di Nations League: il gruppo è fatto, ma non chiuso.

Qualcosa accadrà.