E vissero tutti felici e contenti. Mancava solo il classico gran finale sulla storia di mercato più travagliata della Juve, ma alla fine i bianconeri hanno ottenuto quello che da mesi era il loro primo obiettivo: Teun Koopmeiners. Il centrocampista olandese ha fatto di tutto per giocare nella squadra di Thiago Motta, rifiutando la corte di società inglesi e spingendosi fino ad un ammutinamento che ha mandato su tutte le furie l’Atalanta. Si sentiva un promesso sposo juventino ed è stato accontentato in questi ultimi giorni di trattative: oggi sosterrà le visite mediche a Torino e poi firmerà alla Continassa il contratto quinquennale da 4 milioni netti più bonus a stagione (la società beneficia degli sgravi fiscali del Decreto Crescita), con la possibilità di debuttare domenica sera allo Stadium contro la Roma.
Anche se dall’8 agosto non si è più allenato regolarmente e ci vorrà un po’ di pazienza, sfruttando la sosta per le nazionali, per tornare al 100% del suo potenziale. In ogni caso Koopmeiners è bianconero: ieri è stato ratificato l’accordo, i rapporti tra i due club erano già tornati sereni dopo una serie di chiarimenti, e soprattutto è arrivato il via libera per un investimento complessivo da 58 milioni di euro (52 subito e altri 6 con i bonus, di cui metà “facili” da raggiungere) per l’ultimo tassello della rivoluzione mottiana. Questa non è la cifra più alta pagata dalla Juve per il cartellino di un giocatore, Ronaldo costò 117 milioni nel 2018 e il podio si completa con Higuain (90) e De Ligt (85,5), ma l’esborso fa il suo effetto in una sessione povera di soldi dove i bianconeri hanno dominato e sbancato il mercato. Koopmeiners, infatti, è l’ottavo nuovo volto preso quest’estate dal ds Cristiano Giuntoli per una cifra complessiva che sfonda il tetto dei 200 milioni di euro, considerando anche i riscatti obbligatori (Di Gregorio e Gonzalez) oltre agli oneri accessori.
La Juve ha saputo vendere anche bene, visto che in cassa sono già entrati 87,5 milioni (Soulé la cessione più redditizia con 25,6 milioni più 4 di bonus) e qualcosa arriverà ancora dai fuori rosa Chiesa (il Liverpool sta superando il Barcellona nella corsa last minute) e Kostic (saltata la Fiorentina si riapre la pista inglese del Southampton). Oggi sarà il giorno decisivo per loro e gli altri esuberi, con De Sciglio destinato all’Empoli e Djalò al Brest, mentre Giuntoli spera ancora di piazzare un ultimo colpaccio con il prestito da Sancho dal Manchester United. La trattativa per l’ala inglese è aperta e sta provando ad inserirsi il Chelsea, che offre uno scambio ai Red Devils con Sterling nell’operazione, ma in ogni caso gli obiettivi della Juve sono stati raggiunti. La squadra è stata notevolmente ringiovanita ed è più forte, basta vedere che cosa ha saputo fare nelle prime due giornate senza gli innesti più attesi, mentre il montestipendi si è nettamente abbassato dopo gli addii di Rabiot, Alex Sandro e Szczesny.
Una Juve competitiva e sostenibile era l’obiettivo della nuova dirigenza, che ha scelto Thiago Motta anche per questo. Ora la palla passa al campo.