Benvenuto Charles. Il capolavoro di Leclerc ha illuminato il pomeriggio buio di Spa, con nuvole basse e asfalto bagnato, creando le condizioni in cui i piloti riescono ancora a fare la differenza.
Il monegasco ha tirato fuori dal cilindro un giro straordinario nel momento decisivo, riscattando il periodo complicato seguito al trionfo di due mesi fa a Montecarlo. Per lui e per la Ferrari, che domani si godrà un’inattesa partenza davanti a tutti nel Gp del Belgio.
Non ci credeva nemmeno Charles, che di fronte alla bandiera a scacchi ha chiesto via radio: «Davvero siamo in pole?». «Sì», la dolce conferma dai box.
E pazienza se il giro più veloce, con oltre mezzo secondo di vantaggio, l’ha fatto Max Verstappen: l’olandese dovrà scontare 10 posizioni di penalità per la sostituzione del motore e domani partirà dalla sesta fila a caccia di una rimonta. Ma risalire la corrente sarà meno scontato rispetto al recente passato, vista la forma delle McLaren (Oscar Piastri ha vinto l’ultimo Gp a Budapest) al netto della deludente qualifica odierna con il 5° tempo per Lando Norris e il 6° per l’australiano.
Per il messicano è una bella boccata d’ossigeno. Il monegasco è invece alla 25ª pole della carriera.
«La pioggia ci ha aiutato ma non mi lamento – sorride Leclerc -, in condizioni complicate abbiamo fatto qualcosa che va oltre le aspettative: penso che sull’asciutto avremmo potuto lottare per il quinto posto con le McLaren. Tornare davanti a tutti in griglia è molto bello, sicuramente non me l’aspettavo in questo weekend».
Peccato che il compagno di squadra, Carlos Sainz, si ritrovi così indietro: lo spagnolo non è andato oltre l’8° tempo e partirà 7° dalla quarta fila con l’altra Ferrari. «Ho pagato l’ultimo set di pneumatici – la sua analisi -, non so perché con gomme nuove mi sono ritrovato con meno grip rispetto a quelle usate.
È accaduto nell’ultimo tentativo, ovviamente mi dà fastidio perché per tutta la sessione stavo andando veloce».