Giro d'Italia

Sulle strade di Fausto Coppi: Il Campionissimo – La Stampa

I ciclisti stanno procedendo lungo i lunghi rettilinei padani, superando le cittadine e i paesi dove il bucato sventola sui balconi come fieri simboli della provincia italiana. Gli spettatori scandiscono i nomi dei corridori mentre si sforzano in una corsa frenetica, cercando di discernere le maglie multicolori che sfrecciano davanti a loro. La velocità, una volta considerata un’arte, è ancora apprezzata nonostante le innovazioni nel ciclismo moderno. Mentre vivevo in Francia, ho imparato ad apprezzare la differenza tra il Giro d’Italia e il Tour de France, con quest’ultimo che viene descritto come una macchina infernale che testa le capacità di tutti coloro coinvolti, mentre il Giro viene visto più come un tranquillo pellegrinaggio attraverso paradisi riposanti.

Ogni volta che inizia una nuova corsa ciclistica, si sentono lamenti sul declino del ciclismo e la possibile scomparsa dei campioni, ma c’è chi continua a lodarne la pura bellezza nonostante i problemi legati al doping. Partecipare alla corsa ciclistica significa entrare in contatto con una comunità appassionata, mentre i luoghi e i nomi evocano le leggende del ciclismo. Nonostante i lamenti sul ciclismo in declino, c’è ancora spazio per l’ammirazione e l’apprezzamento di questa affascinante disciplina sportiva.

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