Il tabù di Barcellona è stato sfatato e nel migliore dei modi: con una vittoria. Pecco Bagnaia sul circuito del Montmeló non era mai salito sul podio in tutta la sua carriera, l’anno scorso era stato protagonista di un terribile incidente e ieri era caduto a 9 giri dalla fine della Sprint quando era al comando: oggi, invece, non ha sbagliato niente. Ha lasciato sfogare nei primi giri Martin e Acosta (poi caduto), restando calmo e calcolatore per due terzi di gara.
Poi ha rotto gli indugi, in poco tempo ha ricucito lo strappo da Jorge, poi lo ha passato (nella stessa curva in cui era caduto ieri) e infine staccato. È stato il Bagnaia migliore nel suo GP peggiore: «ero arrabbiato dopo ieri, sapevo di avere il potenziale per vincere la gara, anche se all’inizio gara non è stata facile. Quando ho visto che gli altri avevano problemi con la gomma anteriore, ne ho approfittato» le sue parole al parco chiuso.
Bagnaia aveva bisogno di questo risultato, per ritrovare fiducia e guadagnare qualche punto in campionato. A completare un podio tutto Ducati c’era Marc Marquez. Come ieri, il pilota del team Gresini è riuscito a rimontare dalla 14ª posizione sullo schieramento.
«Ho preso un rischio scegliendo la gomma morbida, ma era l’unica soluzione per attaccare da subito – ha spiegato Marco – All’inizio non ero al massimo, ho gestito le gomme e poi sono riuscito a passare Aleix e salire sul podio». Espargaró si è dovuto accontentare della medaglia di legno per 52 millesimi con la sua Aprilia. Al 5° posto, invece, si è classificato Fabio Di Giannantonio che ha avuto la meglio nel finale su Raul Fernandez, anche lui sull’Aprilia.
Settima posizione per Alex Marquez, davanti a Brad Binder, Fabio Quartararo e Miguel Oliveira che chiude la Top 10. Marco Bezzecchi ha invece chiuso 11°, mentre Franco Morbidelli è caduto quando era 6°. Finale disastroso per Bastianini, che era stato penalizzato con un long lap.
Aveva sbagliato a completarlo, era stato punito con altri due, Enea non li ha fatti e ha ricevuto così 35 secondi di penalità all’arrivo. È finito 18°, dietro a Luca Marini.