Torino. Il calcio ha la memoria corta: a volte è un danno, a volte una scorciatoia per dimenticare in fretta ciò che non va. E nel calcio contano i risultati: banalità sempre viva. Il lavoro del tecnico croato è arrivato ai bilanci perché quando sta per finire un triennio si fa così: nell’avventura di Juric sotto la Mole cominciata un pomeriggio di luglio del 2021 ci sono passaggi alla rovescia che tolgono il buonumore. «Non ho ancora vinto un derby e vincere il derby vale la felicità del popolo granata: davanti a me ho la sesta occasione, voglio cancellare questa macchia sul mio lavoro…ci proverò con tutte le mie forze e con la forza dei miei ragazzi».
Quattro sono le sconfitte della sua gestione contro la Juve a cui va aggiunto un pareggio. «Non credo – continua – che chi va in campo senta la pressione per una sfida che il Toro non vince da molto tempo. Credo, al contrario, che, stavolta, dovremo avere la fame necessaria per evitare di prendere gol sempre alla stessa maniera: sui nove complessivi incassati nelle precedenti cinque gare contro di loro, ben sette sono arrivati da palle inattive». Sesta possibilità, sesta chance per dare un senso più profondo alla sua avventura granata: Juric non si nasconde.
Se batte la Juve, il modo di interpretare le partite, la valorizzazione di parte della rosa, la crescita mentale del gruppo avrebbero più luce e, luce, avrebbe il progetto che l’allenatore croato ha cominciato tre stagioni fa. «Abbiamo svolto un ottimo lavoro, ma – sottolinea – serve vincere un derby. A chi l’eventuale dedica? A chi ama il Toro e sono tanti».
Per arrivare alla meta, i granata devono uscire da due dubbi di formazione: Vojvoda o Tameze in difesa, a destra, Sanabria o Okereke come spalla di Zapata in attacco: in vantaggio, nei due ballottaggi, i primi nomi. «Ilic? Viene in panchina, non ha i 90’», così Juric. «Allegri?
Un fantasista nella vita: lo definirei in questo modo. Il suo non è un calcio ben definibile alla Guardiola o alla Gasperini, ha la grande qualità di sapersi adattare trovando sempre una soluzione», così il tecnico granata. Alla sesta, il derby pesa ancora di più.