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Terry Pratchett in Italia

Ricevo comunicazione dalla Salani che quel grand’uomo di Terry Pratchett sarà presto in Italia per due incontri con i lettori.

21 novembre 2007 ore 17.30 - BOLOGNA - Biblioteca Sala Borsa - piazza Nettuno 3
Terry Pratchett incontrerà i lettori e firmerà copie dei suoi libri.

22 novembre 2007 ore 18.30 - MILANO - Libreria Mondadori - via Marghera 28
Terry Pratchett incontrerà i lettori e firmerà copie dei suoi libri.

Se non avete mai letto Pratchett, iniziate ora.

terry-pratchett libri fantasy milano bologna

13 Commenti a “Terry Pratchett in Italia”

  1. Federico Giacanelli dice:

    …e capirete che la Rowling è una storyteller, Pratchett è uno scrittore vero.

    Mi sa che con 20 anni di ritardo stiamo arrivando anche in Italia a conoscere il dio Pterry


  2. Ilaria dice:

    A quanto ne so, Pratchett ha moltissimo seguito anche in Italia. Il paragone con la Rowling mi convince poco, essendo i loro stili diversissimi. Poi bisognerebbe dare una definizione di “scrittore vero”… Come ben sai io leggo entrambi, e non stilo classifiche.


  3. andrea dice:

    Oddio lo incontrerei soltanto per quel cappello con la paperella +__+

    Io non ho letto molto di Pratchett, quel poco però mi è piaciuto…


  4. .mau. dice:

    Il guaio di Pterry è che non puoi portare i libri da fare autografare, se non hai una carriola dietro
    (a parte che forse uno autografato ce l’ho, dai tempi lontani in cui acquistavo via fax da una libreria britannica)


  5. Cesare Cioni dice:

    E’ il iù grande. in assoluto.
    Io la carriola la porto. Anch’io ho parecchi suoi volumi autografati presi a Londra, ma non li ha autografati PER ME….


  6. fB dice:

    Ammesso e non concesso che io trovi il tempo… dite che mi conviene portare un valigione da cinquanta chili da Lugano a Milano con tutto il Discworld in edizione Corgi? E l’ernia?


  7. Ilaria dice:

    Ma dico, vuoi fargli venire un crampo alla mano, pover’uomo, ché poi non scrive più? Comincia ad avere i suoi annetti, eh.


  8. Federico Giacanelli dice:

    A parte che non dovete prendermi proprio troppo sul serio… la mia differenza era come quella che nella fantascienza vige fra Asimov (che adoro) e altri scrittori. Belle idee, bei personaggi ma uno stile di scrittura piatto (Asimov è stato a lungo accusato di patire l’essere russo e scrivere in inglese).

    Attualmente la Rowling ha avuto un esplosione da effetto mediatico, basta che starnutisca e il mondo si muove. Più o meno come Lucas (altra mia adorazione ma sempre critica). George non è in grado di fare il buon regista (ritmo, recitazione, enfasi completamente perse nella nuova trilogia) ma tira fuori ottime ambientazioni ed idee e fa parlare di sé. La Rowling ha un fraseggiare pari a quello delle pagine gialle ma dipinge storie e personaggi cui finisci per affezionarti. Tutavia non va tanto oltre “l’amore vince sempre”

    Pratchett è _oltre_: ha belle idee, personaggi grandiosi, ma anche un uso del mezzo “scrittura” molto più avanzato. Cambi di registro, linguaggio antico, frasi implicite, passive, incasinate ma volte a evocare una situazione. Linugaggi alternativi, gergali, inventati. Dà corpo ad oggetti inanimati, personaggi impossibili come la Morte e molto altro.

    Con tutto questo riesce dopo i primi 3-4 romanzi ad esulare dalla parodia pura per toccare temi più universali, pur usando il filtro della parodia: significato di vita, morte, divinità ma anche gestione politica, piccolezze umane.

    Leggere Guards! Guards! sotto il governo Belusconi per dirne una, metteva un certo brivido. Small Gods riesce a solleticare il concetto di divinità, fede vera versus apparato clericale anche ad un ateo profondo come me. La Morte che regala gli ultimi granelli del suo tempo ad una bambina morente (Reaper Man). Tutto attraverso grasse risatone sardoniche.

    Cesare, passo la palla a te.


  9. fB dice:

    Federico, chi chiede di non essere preso troppo sul serio, io lo faccio spesso, è sotto sotto, magari inconsciamente, un ipocrita. Avrei detto “attention whore”, pensando soprattutto a me stesso, ma l’espressione suscita immotivata rabbia in molti italiani che non conoscono l’inglese idiomatico nel dettaglio.

    Asimov scrive romanzi piatti, risultano tali anche in traduzione, non tanto per questioni di lingua (e Conrad, allora?) quanto per il tediosissimo intento didascalico che spesso emerge nelle sue opere. Niente di piú noioso di un pedante che pretenda di insegnarti qualcosa a forza e tuo malgrado: la didattica morale è tanto piú efficace e divertente quanto meno è scoperta, in questo Asimov fallisce.

    Nei racconti brevi e nelle opere giovanili (scritte quando faceva un po’ meno il saccente) Asimov dà il meglio di sé. Molti dei suoi racconti sono davvero straordinari, e tanto piú stupefacenti quanto piú noiosi sono in genere i suoi romanzi (con l’eccezione dei piú vecchi, appunto).

    Pratchett è uno scrittore completamente diverso, non perché Fantasy e Sci-Fi abbiano poco in comune, ma perché dove Asimov assume l’atteggiamento dello scienziato saputello, Pratchett rappresenta l’ideale, piú unico che raro, dell’ottimo giornalista divulgativo e non solo: è eclettico, commenta l’attualità sotto mentite (ma non troppo nascoste) spoglie, insegna una morale senza fare del moralismo, risulta quasi sempre divertente (pur se quandoque dormitat Homerus).

    E, last but not least, una volta ha risposto a un mio post su alt.fan.pratchett (che non riesco a ritrovare, sarà stato verso il 2003…).

    Avercene.

    E Guards, Guards è proprio il libro che vorrei fargli autografare, temo però di averlo letto ai tempi ormai lontani del primo governo Berlusconi…


  10. fB dice:

    Ilaria > Comincia ad avere i suoi annetti, eh.

    Anch’io. Però scherzavo, non subisco il culto della personalità e la mania dell’autografo, anche se sono istintivamente succube di fronte all’autorità. Ma razionalmente ribelle.


  11. Lewton dice:

    Che dire… noi fans stiamo scalpitando (per quanto noi si possa) in attesa dell’arrivo del nostro scrittore preferito… Speriamo che da questa esperienza possa nascere qualcosa di solido e costruttivo per il futuro, magari … che so … un Fan Club Italiano Ufficiale ?


  12. Terry Pratchett a Bologna | Fed’s Bolsoblog dice:

    […] alle segnalazioni di Ilaria e .mau. oltre alla telefonata di Nicoletta ho potuto assistere al primo incontro di Terry Prachett […]


  13. Tùk dice:

    Ehi! Dopo tante esplorazioni finalmente mi imbatto in quello che cercavo! Fans di Terry, eccovi finalmente! Caspita, un fan club ufficiale ci starebbe proprio bene… Io mi sono affacciata da poco al Mondo Disco, ho letto “A me le guardie”, “Uomini d’arme” e poi “Maledette piramidi”, “Eric” e “Buona apocalisse a tutti”… ora ho iniziato “Stelle cadenti”.. ma quest’uomo è un mito! Un genio!!!Decisamente straordinario…


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