In edicola: Storia della filosofia (Reale - Antiseri)
Ott 18, 2008 editoria, shopping
Il primo volume della Storia della filosofia, che Bompiani porta in edicola con il Corriere, promette molto bene. Non credo che gli autori abbiano bisogno di presentazione: Giovanni Reale è forse la massima autorità italiana su Platone, mentre Dario Antiseri è studioso del pensiero contemporaneo, in particolare negli ambiti della filosofia della scienza e del linguaggio.
Il primo tomo, “Dai presocratici ad Aristotele”, è disponibile da ieri (17 ottobre), e sono previste 14 uscite (700 e rotte pagine cadauna), a 14.90 euro più il prezzo del quotidiano. Duecento euro spalmati su più di tre mesi non mi paiono troppi, per un’opera che si presenta con una veste grafica decisamente accattivante. Piena di illustrazioni a colori, i concetti chiave evidenziati in schede e box molto piacevoli all’occhio. Qui il piano dell’opera.
Non è una ristampa di lusso del manuale per i licei: i testi sono tratti da varie opere dei due autori, uscite nel corso degli ultimi vent’anni. Comprende anche molti brani tratti dai classici, e quindi riunisce in sé il manuale e l’antologia filosofica, che al liceo di solito sono volumi separati (almeno ai miei tempi).
Ho già la prestigiosa (e molto più costosa) Storia della filosofia Utet, di Abbagnano; ma come ai tempi dell’università, è sempre bene sentire entrambe le campane e ripassare lo stesso autore sia sull’Abbagnano che sul Reale. Per preparare gli esoneri parziali di Storia della Filosofia I e II, all’epoca usavamo i manuali dei licei. Ricordo che il Reale/Antiseri era imbattibile sugli autori minori, e che in generale rispetto all’Abbagnano era molto più prolisso. Motivo per cui, chi aveva fretta studiava solo sull’Abbagnano. E i prof se ne accorgevano, se ripetevi a pappagallo le formulette dell’Abbagnano, che spesso semplificavano troppo i concetti.
Ci sono altri alumni di Filosofia che possono raccontare esperienze diverse dalla mia?
(No, non è una marchetta. Mi piace proprio ’sta roba, e me la pago di tasca mia.)
Ottobre 18th, 2008 at 3:13 pm
Sempre usati entrambi, con una lieve predilezione per il Reale. E ogni tanto un’occhiata al Geymonat. Ma su alcuni autori mi deludono entrambi.
Ciao Ilaria, lurko da un po’. Mi sono delurkata perché punta sul vivo: sono una prof. di filosofia abilitanda. E disoccupata, of course. Ma prof. si è nell’animo, o no?
Ottobre 18th, 2008 at 3:20 pm
Immagino di sì. Io sono una misantropa e un’asociale patologica, e non ho nessuna vocazione all’insegnamento; quindi a suo tempo avevo nell’animo di togliere dal piano di studi tutti gli esami utili per la SSIS: e così ho fatto. (Tanti saluti, storia romana! Mwahahaha.)
Credo che molte persone abbiano una vocazione vera e propria per certe professioni. Io, personalmente, no; però faccio due o tre lavori che mi piacciono, quindi evviva. In bocca al lupo per il mestiere che vuoi fare tu, che è un gran bel mestiere.
Ottobre 18th, 2008 at 6:34 pm
Signore, che ricordi.
Ottobre 18th, 2008 at 6:37 pm
Eh, vecchio mio.
(Sono pure più vecchia di te.)
(Lo riapriamo ’sto blog?)
Ottobre 18th, 2008 at 11:45 pm
Io ne stavo già discutendo qui nei commenti (in un consesso un tantinello più critico, diciamo). In aggiunta, potrei raccontarvi decine di aneddoti su Reale, che ho avuto come docente all’Università.
Ottobre 18th, 2008 at 11:52 pm
Ecco, giuste osservazioni le tue, in effetti era implicito nel mio discorso del “sentire le due campane” il fatto che entrambi i manuali hanno un’impronta ideologica di fondo, e che quindi, soprattutto per certi autori e correnti, è importante confrontarli e fare la tara, diciamo. Poi la reazione “non compro più il corriere” mi pare un tantinello eccessiva. Il R/A resta uno dei manuali più diffusi e classici. Dici che esistono manuali di filosofia realmente equilibrati?
Ottobre 19th, 2008 at 12:09 am
P.S. Sarò ingenua io, ma non vedo nessun intento “politico” dietro l’operazione del corriere, se non che si tratta di un manuale molto noto, su cui tante generazioni hanno studiato, e l’RCS (Bompiani) ne deteneva già i diritti.
(Prego i miei lettori di apprezzare il fatto che sto prendendo le difese di un testo di chiara impostazione cattolica. Godetevi questo momento perché non si ripeterà tanto presto.)
Ottobre 21st, 2008 at 8:10 pm
Per la filosofia antica ritengo ancora imbattibile il Giannantoni, tempo fa uscì una polemica “postuma” in proposito alla pubblicazione di un volume sui presocratici, da parte di Reale, che non apprezzai molto, per il solo fatto che non era dato al povero Giannatoni di replicare, essendo egli già defunto.
E’ comunque un’opera sicuramente molto valida, che se aggiunta a quella di Abbagnano, e ai volumi della storia del pensiero filosofico e scientifico di Geymonat, e direi anche a quelli datati ma intramontabili del De Ruggiero, consente, in campo storico filosofico, una notevole competenza.
Ottobre 21st, 2008 at 8:11 pm
Suggerimenti molto stimolanti. Approfondirò, grazie!
Ottobre 21st, 2008 at 8:16 pm
In merito alla domanda se professori si è nell’animo, direi di sì, per come la vedo io, che lo sono da circa 25 anni, è una sorta di “vocazione”, tanto più oggi in cui lo stress e la frustrazione, per chi non è aiutato da un benefico “daimon” interiore, possono essere insopportabili.
Ma non è una missione, infatti non ti manda mai nessuno a fare quel che tanti ritengono ormai una sorta di “mission impossible”, a rischio follia.
Per cui, se il “daimon” non parla forte e chiaro..è meglio evitare.
Ottobre 21st, 2008 at 8:31 pm
Per gli aspiranti dottori o professori in filosofia aggiungo anche un’altra opera fondamentale: l’Enciclopedia Filosofica Bompiani in 12 volumi..e auguri, ricordando che la filosofia prima si “fa” e poi si insegna, e chi riesce a fare entrambe le cose contemporaneamente, più che come professore può ambire ad essere riconosciuto..Maestro.