Ancora su Natalia Aspesi e Badtaste
ago 23, 2008 badtaste.it
Breve recap, se non avete letto il post di ieri. E anche se l’avete letto, perché aggiunge dettagli.
Per la seconda volta BadTaste osa mettere in dubbio le affermazioni della Aspesi; la prima volta (quando BadTaste si chiamava ancora Caltanet, nel 2003) era successo per il Signore degli anelli, dalla Aspesi definito “romanzo naziskin” . Questa seconda volta è perché la Aspesi ha partecipato al massacro mediatico dando per certa la colpevolezza di Christian Bale, e guarda caso pochi giorni dopo tutte le accuse contro di lui sono state archiviate.
Insomma, l’abbiamo criticata per motivi ben diversi da quelli che lei sostiene (cioè perché avrebbe recensito negativamente Il cavaliere oscuro e il Principe Caspian; BadTaste ha anzi espresso varie perplessità su Batman e ha stroncato pesantemente Narnia 2). L’abbiamo criticata perché, come tanti giornalisti italiani, non ha l’abitudine di andare alle fonti prima di scrivere un articolo, ma preferisce parlare per sentito dire. Dicono che Bale ha picchiato la mamma? Allora ha picchiato la mamma. In Italia ci sono quattro pazzi che facevano i campi Hobbit? Allora Tolkien era nazista. E così via.
Lei risponde piccata con un articoletto molto sarcastico, ma strapieno di falsità, in prima pagina sulla sezione spettacoli di Repubblica. Dice che BadTaste.it ce l’ha con lei perché non le è piaciuto Il cavaliere oscuro, e quelli di BadTaste sono delle orde di fanatici e guai a chi gli tocca il prezioso pipistrello.
Ecco la nostra replica “a caldo”, scritta ieri sera da Andrea ma a cui mi associo in pieno anch’io.
Ed ecco l’editoriale di Robert (ColinMcKenzie) uscito poco fa:
Sarebbe comunque troppo facile far notare che, mentre noi ci occupavamo (tra le tante cose) di autori come John Sayles, di documentari come Taxi to the Dark Side o di bellissime pellicole inedite nel nostro Paese (Little Children o The Orphanage, tanto per fare due nomi), la Aspesi sfruttava il suo straordinario talento al servizio della Posta del cuore del Venerdì di Repubblica. Ma saremmo superbad a farlo e non è il caso. Così come non è il caso di far notare che, solo il mese scorso, la rivista XL, costola di Repubblica, ci dedicava un trafiletto simpatico e molto elogiativo. Per la proprietà transitiva, potremmo dire che Repubblica con la mano destra (la Aspesi) critica involontariamente quello che elogia la sinistra (XL).
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Stiamo cercando di capire se ci è concesso il diritto di replica sulla Repubblica in cartaceo, anche soltanto nella pagina delle lettere al direttore.
Io intanto vado a rileggermi per la quarta volta tutto Tolkien in lingua originale, per capire dove cacchio è che sta questa “mentalità naziskin” di cui blaterava la Aspesi…
agosto 23rd, 2008 at 12:31 pm
Probabilmente la “mentalità naziskin” di Tolkien sta solo nella testa della Aspesi… XD
X-Bye
agosto 23rd, 2008 at 1:05 pm
guarda, la cosa comica è che probabilmente si riferisce proprio ai campi hobbit, perché se invece si associa a chi vede i “neri huruk-hai” come una rappresentazione razzista del “nemico” allora non ha capito niente dell’opera tolkieniana, che vede nella mitologia i suoi principali riferimenti anche iconografici… bah -_-
agosto 23rd, 2008 at 5:21 pm
La Aspesi sta davvero raschiando il fondo. Dopo aver visto crollare, per ben altri motivi, la credibilità di Galimberti, ecco un’altra andare a fondo.
…per ciò che riguarda Tolkien, ogni paese sembra attingere dal suo background storico-culturale per dare una propria chiave di lettura al celebre romanzo: basti pensare che negli Stati Uniti le due interpretazioni che vanno per la maggiore sono quelle di stampo cattolico ed ecologista, molto in voga negli sessanta.
…ci si potrebbe scrivere una bella antologia!
agosto 26th, 2008 at 1:32 pm
Antologia delle interpretazioni di Tolkien a seconda del background storico culturale? Uao…
…
…
…Ilaaaariaaaaa!….
Besos
agosto 26th, 2008 at 1:35 pm
sull’ideologizzazione di Tolkien (sinistra, destra, cattolici) leggi qua:
http://www.railibro.rai.it/stampa.asp?tb=2&id=257
agosto 29th, 2008 at 11:08 am
Quella che il ‘Signore degli Anelli’ fosse epopea letteraria ‘di riferimento’ per nazisti è una critica che è sempre circolata ed è legata al forte (e netto !) elemento razziale contenuto nella saga, oltre che al tema della guerra.
Benchè mi sia sempre parsa un’immensa stupidaggine, la critica è accettabile, perchè alla fine uno con un’idea tende ad ispirarsi a quel che vuole.
Ma soprattutto perchè ha spinto tanti che non avrebbero mai aperto un libro (quello con idee di destra per definizione è poco avvezzo a libri ed altre forme di cultura) a sorbirsi un tomo del genere !
Certo, ad esser seri, bisogna considerare la decisa presa di posizione di Tolkien contro il nazismo (oltre che contro altre forme di degenerazione) ed essere meno superficiali e tranchant.
Evidentemente, per scrivere su repubblica, oggi, esser superficiali non è necessario però aiuta…
settembre 21st, 2008 at 9:58 pm
Io direi di regalarle una copia delle opere di Tolkien ma senza illustrazioni non vorrei le venissero strani pensieri.
.:.