Comment Del.icio.us Digg Reddit Technorati Furl

Un post da donne, di quelli che da queste parti capitano così di rado

Prima ce la menano per anni con la storia delle modelle anoressiche, che i negozi sono pieni solo di taglie 38, che c’è la dittatura delle magre. Che le vere donne, quelle morbide creature che amano la buona tavola e sprizzano rotonda allegria da tutti i pori, e che costituirebbero la stragrande maggioranza della popolazione femminile, non trovano uno straccio da mettersi. Tapine.

Poi si constata che, negli ultimi giorni di saldi, da Zara sono rimaste solo taglie L e XL.

Orbene, chi li compra tutti quei tailleur taglia XS/36, sottraendomeli da sotto il naso? Bambine dodicenni?

Credo che la faccenda sia più complessa, e che in realtà i negozi discriminino nei confronti di tutte le taglie “fuori dalla media”, cioè non solo quelle sopra la 46, ma anche quelle sotto la 40. Taglie che non conviene tenere perché vendono di meno. A me per esempio la XS di Zara (che è una 36 francese, cioè una 40 italiana) sta molto larga, perché in teoria porterei almeno due taglie in meno (32FR = 36ITA). Morale: finisco per vestirmi quasi solo nei negozi per adolescenti, gli unici che vendano pantaloni taglia 32 (jeans 24-25) e che ammettano l’esistenza di donne prive di seni.

Ma non mi lamento. Il mio medico concorda con me: sempre meglio cinque chili sottopeso che cinque chili sopra. Per il cuore, per il colesterolo, per tutto quanto. Chi se ne frega dell’estetica, e dei vestiti, e del politicamente corretto. Non vorrei mai portare una taglia 42.

Bene. Ora mi siedo comoda e attendo che l’esercito delle vere donne (= quelle “mediterranee, polpose, con un po’ di carne intorno alle ossa, che a palparle non ti viene la tristezza”) giunga a rimbrottarmi. Del resto non ho mai preteso di essere una “vera donna”. Sai chi se ne sbatte. Andate a palpare qualcun’altra, ché io sto già a posto così.

Oh, a proposito, sto leggendo questo libro, è straordinario. Ci sarebbe tanto da dire, sulle “vere donne”, avendone il tempo.

Che cosa vuol dire appartenere al genere femminile o maschile? E’ davvero così facile distinguere un uomo da una donna? Judith Butler è convinta del contrario, e in questo libro affronta i luoghi comuni che si nascondono dietro la presunzione di poter assegnare un’identità in base al sesso biologico.

40 Commenti a “Un post da donne, di quelli che da queste parti capitano così di rado”

  1. Federico Giacanelli dice:

    Pregasi non scambia la mancanza di seni con l’onorevolissima categoria della tetta Trompe-l’œil.

    Che a noi maschi intenditori non sfugge niente


  2. Ilaria dice:

    Pregasi non sottovalutare l’uso accorto del reggiseno a coppa preformata (non imbottito, per carità, preformato!) come antidoto al fatto che i suddetti abiti di Zara sono tutti destinati a donne dalla terza misura in su.


  3. Federico Giacanelli dice:

    Qui occorre riesumare il post sull’argomento che mai vide la luce al FemCamp… lo faranno pure un barcamp adatto all’uopo.

    Per il momento me la cavo con una metafora geografica: il cervello del maschio ha i suoi bookmark fissati su certe latitudini, indipendentemente dalle curve di livello.


  4. Ilaria dice:

    Finché continuiamo a parlare del “cervello del maschio” (as opposed to – che ne so – il mio, per esempio), mi sa che andiamo poco lontano.

    Comunque, temo tu abbia frainteso il senso complessivo del post, che è per l’appunto: chi se ne frega dell’estetica, è una questione di salute, da un lato, e di economia dall’altro. Cosa c’entra l’attrazione fisica?


  5. wolly dice:

    Visto che mi conosci e conosci anche la mia stazza, capirai bene la difficoltà che ho nello scrivere questa risposta
    Il tuo medico ha purtroppo ragione, gli studi di laboratorio sui topi denotano che i topi magri vivono più a lungo dei topi grassi ed è molto difficile vedere persone molto anziane grasse.
    ciao


  6. Ilaria dice:

    Eggià Wolly, e infatti giustamente in alcuni Paesi la lotta al sovrappeso va di pari passo con quella al fumo e all’abuso di alcol. Scontrandosi però, nel caso delle donne in particolare, con valori estetici del tutto scissi dalla corretta valutazione di ciò che al corpo fa bene. Molto semplicemente, e in barba a qualsiasi correttezza politica, a me fa un po’ paura che le signore rivendichino il loro diritto alla taglia forte (come accade in certe pubblicità della Dove o di linee moda per “taglie comode”), perché, a meno di essere sopra il metro e ottanta, una taglia 48 o 50 è – non trovo altro modo per dirlo – dannosa per la salute. Punto. L’estetica è una questione del tutto secondaria.

    @Federico: aggiungo due parole, ché prima andavo di fretta. Cugino, con tutto il rispetto: non ci siamo proprio. L’attrazione erotica per le donne la avverto anch’io, quindi quel discorso del “cervello del maschio” dovrebbe valere anche per me. Si dà il caso che a me piacciano le donne magre e piatte, per la cronaca; ma si dà anche il caso che tutto ciò non c’entri un emerito cacchio con il discorso che facevo nel post. Ennesima dimostrazione che in questa società non si riesce a parlare del corpo femminile in un contesto medico e sociologico senza che il discorso si sposti sul piano dell’erotismo. Il corpo femminile non è mai neutro, non è mai scevro da sottotesti. La donna sana è quella che piace all’uomo. La donna sana non è mai piatta, al massimo ha il seno trompe-l’oeil. Perché se fosse piatta davvero, come allatterebbe? E quindi non sarebbe davvero donna.

    Col cazzo, scusa eh. Io rivendico orgogliosamente il seno piatto. Almeno non mi fischiano per strada.


  7. xlthlx dice:

    perche’ dovrei rimbrottarti? ti invidio, che ora come ora altro che 5, ne avrei 10 di chili da togliermi di dosso. e se questo vuol dire perdere una taglia di reggiseno, ma chissene
    una donna secondo me e’ bella perche’…ma sarebbe un discorso lungo, appunto. e sarebbe valido anche per un uomo.
    intanto grazie per aver segnalato il libro, me lo segno


  8. Ilaria dice:

    Più che un discorso lungo, sarebbe un discorso altamente idiolettico, per dir così. Una donna bella per te può non esser bella per me. Una donna che è bella per le riviste di moda… be’, chissene.

    Felice di aver fatto scoprire quel libro a qualcuno


  9. livefast dice:

    there’s no such thing as too thin or too rich


  10. Giovanni dice:

    Piena solidarietà da parte mia nei confronti delle taglie… fantasma nei negozi d’abbigliamento!
    So cosa vuol dire entrare in un negozio con l’intento di uscirne con un bel completo che vedo in vetrina, salvo poi entrare e dover cercare di convincere la commessa che no, non ho una 44, e sorbirmela quindi mentre cerca di convincermi che in realtà ho una 44. Mi dice, scettica, che semmai può provare a “vedere se questi pantaloni iniziano dalla 42″ Risultato: “sei fortunato, iniziano dalla 42, di solito iniziano dalla 44″. Provo il pantalone e scopro che la mia taglia in quel negozio non c’è proprio, perché ho una 40.
    Allora decido di ripiegare su un paio di scarpe, almeno i miei piedi non mi tradiscono, 42 ho e 42 rimane. Alla cassa l’ennesimo sfottò della commessa che mi informa che in omaggio con le scarpe c’è un contapassi, ma che io non ne avrò certamente bisogno, da quanto son magro…


  11. Ilaria dice:

    Ricordami un giorno di scrivere un post sul perché, nella nostra società, un grasso può dire a un magro “mangia qualche panino”, mentre il magro non gli può replicare “e tu mangiane di meno”. Se non è un double standard questo…


  12. Giovanni dice:

    Oh, lo farò di certo! D’altronde è una domanda che mi faccio da sempre… sembra quasi che ci sia una sorta di legge non scritta, che vieti anche solo di dare questi “consigli” alle persone grasse, perché “non si può, è un’offesa”, mentre una persona che è magra di costituzione può anche essere apostrofata con frasi e paragoni più strambi per descriverne la magrezza…


  13. odiamore dice:

    Io sono una 44 (e sono donna, quindi non sono magra come Giovanni ). E da Zara, nonostante porti la terza di reggiseno, non mi posso vestire perché Zara disegna i vestiti esclusivamente per chi ha misure tipo 90-60-90 - e io non sono propriamente una clessidra, sono piuttosto rotonda e i pantaloni o non si chiudono oppure per starmi sui fianchi lasciano spazio a un braccio ad altezza vita. Perché un vestito metta in risalto le mie “forme polpose” devo decidere di spendere parecchi soldi in più - oppure me ne frego e mi accontento di stare così-così. Anche perché le mie forme polpose vorrei fossero apprezzate, se è il caso di apprezzarle, soltanto da chi decido io e non necessariamente da chiunque incontro per strada. Quindi i cosiddetti vestiti sexy e le scollature abissali le lascio a qualcun altro, grazie.
    Bene, a parte questa pentolata di fattacci miei, in realtà volevo riflettere sul concetto di “vera donna”. Anzi, no. Meglio di no perché è un concetto che mi inquieta. Aspetto il tuo prossimo post sull’argomento e mi lascio ispirare


  14. KIKI dice:

    per sdrammatizzarte un po’… Ilaria, io porto la 42, ho la terza di reggiseno (un po’ scarsa, ma c’e'), ho il 38 di piede, quindi rientro perfettamente negli standar “economico-estetici” della nostra società eppure… anche io non riesco mai a trovare la taglia di quello che mi piace…. ma credo sia un problema mentale, sono sempre ritardataria sullo shopping e dunque, soprattutto sotto saldi, le mie taglie sono state già predate.

    in compenso anche il mio medico dice che sono in perfetta salute


  15. Hsara dice:

    Giusto, la campagna Dove.
    “Per la bellezza autentica”, nobile intento (forse) ma rivolto solo alle donne in carne. Da anni cerco di mettere su qualche kilo, non ci riesco e mi frustro, ma il sig. Dove non è mai venuto a consolarmi. Il target dei pubblicitari devono essere solo le donne polpose, a quanto pare.
    Il mio momento di gloria l’ho avuto solo nelle settimane immediatamente post-parto (uaoo! le tetteeee! i fianchiiii!) in cui mi piacevo tanto, ma poi inesorabilmente sono rientrata nella mia 40.
    Il fattore salute mica l’avevo mai considerato, ero ferma e fissa solo sull’aspetto estetico-erotico. Mi avete fatto fare il famoso passetto avanti. Stamattina lo sapevo che dovevo fare un giro da queste parti; grazie, Ilaria, mi hai risollevato la giornata. Besos


  16. Federico Giacanelli dice:

    @ilaria: concordo pienamente sia col post che con la tua postilla nei commenti. Sono stato troppo sintetico io, ci si potrebbe parlare per ore… non scherzavo mica quando volevo farci una presentazione, eh?

    Comunque, con spirito tumbleristico avevo isolato la frase sui seni e mi ero concentrato su quella per dire essenzialmente che:

    1) il maschio (del cui cervello ho unicamente esperienza, per ora) è fissato con quella zona, _indipendentemente_ da forma e dimensioni, checché se ne dica nei luoghi comuni. Ho quindi tirato fuori la battuta della tetta trompe-l”oeil per non depennare dalla categoria “seni” i petti piatti. In altre parole: evviva i pettorali, di ogni forma e dimensione.

    2) naturalmente una donna non è identificata da una sua parte, conta il tutto e - simmetricamente - la somma dei dettagli (chi mi conosce sa che sono un dettagliofilo - da bravo fotografo - mi cattura l’attenzione qualsiasi cosa: da una piega dei capelli, alla forma di una spallina, e altri particolari casuali).

    3) Il corpo della donna - nella testa maschile il cui erotismo è prevalentemente visivo - è un messaggio continuo, una specie di cartellone con un’insegna al neon ben evidente. Questo è un istinto primordiale. Che sia un bene o un male non so. Per me è male negarlo e far finta di essere distaccati e razionali. C’è, ci si fa conto, e - se non pensi solo con gli ormoni - fai un bel mix con quello che ti dice il cervello e i tuoi riferimenti culturali.

    4) ho sempre fatto male a non dedicare tempo ai commenti, bolso che sono.

    5) la moda è feroce. Non seguite le mode (questo lo diceva anche Randy Pausch) e infatti io mi vesto come un sacco del rusco


  17. Ilaria dice:

    Oh, neanch’io seguo le mode, ma da qualche parte dovrò pur comprare vestiti. (Ci sarebbe da fare un altro post, tuttavia, sul fatto che è molto difficile non seguire le mode: se quest’anno i pantaloni si portano stretti, hai voglia a cercarli larghi. Semplicemente, non li trovi nei negozi.)

    E ci sarebbe da fare un altro post su quest’annosa questione dell’erotismo visivo maschile. Secondo me anche quello femminile è prevalentemente visivo, ma so che c’è chi dissente.


  18. Reginaldo dice:

    secondo me è tutta colpa delle zanzare tigre…


  19. Ilaria dice:

    Alè, scusa chiarè, le zanzare tigre erano finite in moderazione antispam e me ne sono accorta solo ora. -.-


  20. aenima dice:

    Si vede che a Milano siete magri.
    A Bologna sono tutti cicciottelli, da Zara rimangono solo le XS…
    Facciamo cambio?


  21. Marina dice:

    Ciao Ilaria, capito sul tuo blog per caso, do un’occhiata in giro e vedo questo post.

    Allora.
    Non mi piace classificarmi in nessun modo, tantomeno per la taglia che porto, comunque: porto una 40, con fatica, prima avevo una 38, e per un po’ mi è andata anche larga, per cui afferro pienamente la situazione che descrivi e in cui ti trovi.

    Il punto è questo… Per la maggior parte delle donne è poco sano portare una taglia sotto la 40, significa essere troppo magre. Può darsi che sia vero che è meglio avere 5 kg in meno che 5 in più: non lo so, non sono un medico e non ho mai avuto 5 kg in più, mentre ne ho avuti 5 in meno. So che quando pesavo 45 kg su 1.65 (quindi, altezza media per una donna italiana), mi si vedevano le costole, mi si contavano tutte le ossa, e no, non ero bella. No.
    Penso che se porti una taglia 36, perché tu non sia scheletrica dovresti essere alta 1.45. Ho un’amica così, per cui niente di male, so benissimo che è possibile.
    Avevo anche un’amica alta come me e magra magra da sembrare anoressica, ma mangiava pure tanto, per cui sapevo benissimo che non aveva problemi di salute.
    Questo per dire che so bene che esistono donne che sono costituzionalmente magre, e che non ingrassano neanche se lo vogliono. Perciò non fraintendermi.

    Ma il discorso che fai tu, ecco, è il discorso di una persona solo apparentemente in pace.
    Tu scrivi: «Non vorrei mai portare una taglia 42.»
    Nemmeno io.
    Nemmeno a me piacciono le donne grasse, anch’io so che il sovrappeso fa male e lo predico (o lo predicavo) spesso, nemmeno a me piace il politicamente corretto e facevo tutti i discorsi che fai tu.

    Io però ho sofferto per molti anni di disturbi del comportamento alimentare.

    So riconoscere perfettamente certi discorsi, che sono anche i miei e lo saranno sempre anche ora che sono guarita.

    Non dico che tu abbia un dca, questo lo sai tu: dico che è un discorso da anoressica, e che si può avere la mentalità anoressica anche senza esserlo materialmente. E che se t’indignerai, beh, fa parte del modello anche quello. Negare, fa parte del modello.

    Che certe cose ti lasciano le antenne, e non le drizzo mai per errore.

    Certi discorsi li riconoscono, e mi fanno paura: perché sono per la libertà di espressione, ma se tu sapessi quanto fa male leggere queste cose, e quanto spinge a tornare a certi comportamenti.

    Scusa l’intrusione, ma mi sono permessa di dirti che fai male proprio perché, a quanto vedo, sei una donna colta. A una ragazzina idiota non l’avrei detto.

    (Lo stesso post avrei voluto scriverlo io quando pesavo 45 kg e non trovavo i vestiti. Ma, reputandomi io stessa una donna colta, ho evitato: perché certi discorsi sono agghiaccianti anche fatti in privato, figuriamoci in pubblico).


  22. Ilaria dice:

    Allora, per la cronaca, io peso 42-44 (boh, non vedo una bilancia da anni), per 1,62, taglia 36ITA. Altro che 1,45! Il che ovviamente non vuol dire niente, perché per giudicare se è sano o meno dovresti analizzare la mia struttura ossea e la massa magra; cosa che il medico ha fatto (anni fa).

    E poi, visto che ricorre anche in questo commento la parola “bella”, gradirei insistere nuovamente sul fatto che la bellezza non è un fattore rilevante nella mia definizione di “giusto peso”. Ripeto: non me ne sbatte un emerito cazzo di essere bella: ho altre priorità nella vita (e peraltro mi sforzo di risultare NON attraente agli uomini, dal momento che ne ho già uno, mi basta e mi avanza, e non voglio rotture di palle dagli altri. Per questo sono felice di essere piatta, per esempio).

    Nel merito: visto che faccio parte del modello anche se nego (questa mi è nuova!), non sprecherò tempo a negare. Solo che a quanto mi risulta non soffro di disturbi alimentari; mangio regolarmente, anzi mi sforzo di mangiare il più possibile perché altrimenti dimagrisco troppo: fatico anche a mantenere il peso che ho.

    Dolente se “faccio male” a qualcuno, ma rivendico la libertà di parola. Tanto farei male a qualcuno qualsiasi cosa dicessi. Puoi sempre evitare di leggermi, o evitare di prendere sul personale quel che dico.

    Di anoressia si morirà anche, ma di obesità pure. E ci sono molti più obesi che anoressici al mondo. Per ogni mio post ci sono centinaia di articoli di giornale sulle modelle anoressiche. Due coglioni, eh, scusate, è il caso di riequilibrare. Come se le ragazzine non digiunassero anche due secoli fa, per non parlare del Medioevo e di certe sante. Suvvia.


  23. hedonism dice:

    uhm uhm…io che porto una gloriosa 44 ed ho la quarta di seno mi sento un pò fuori luogo hehe…


  24. Ilaria dice:

    Cioè esattamente come mi sento io quando sono in compagnia del 99% della popolazione. Per fortuna sono abituata a sentirmi fuori luogo, e mi piace.


  25. Marina dice:

    Infatti eviterò di leggerti, stai pur tranquilla. Come ti ho detto ero capitata qui per caso. E non ho certo preso sul personale quello che scrivevi, ho solo commentato.

    Se ti fanno due coglioni gli articoli sull’anoressia, puoi evitare anche tu di leggerli, e vivere nel tuo mondo malato dove le donne che hanno una 42 sono grasse (non lo sono, ciccia, sono normali).

    Non ho detto che soffri di disturbi alimentari, ho detto che hai la mentalità precisa precisa di un’anoressica. Ce l’abbiamo in tante, senza essere anoressiche.

    Saluti.


  26. Ilaria dice:

    Infatti non li leggo mica. So che esistono però. Nel mio mondo, una donna alta come me, che ha la corporatura e la struttura ossea che ho io, se porta la 42 è decisamente sovrappeso. Cioè si espone a rischi per la salute.

    Si dà il caso che “il mio mondo malato” sia anche quello del mio medico di famiglia, del mio dietologo e della mia ginecologa. Come la mettiamo?


  27. Ilaria dice:

    (P.S. Per curiosità mi sono pesata dopo tanto tempo, e scopro con letizia che ora peso 46, appena due chili sotto il range del peso forma. La nostra simpatica commentatrice sarà lieta di vedere che la “mentalità da anoressica” non mi impedisce di gioire per un aumento di peso.)


  28. hedonism dice:

    marina ha ragione, la 42 è una taglia normale, forse la più normale del mondo, conosco un sacco di donne nella 42 e sono delle strafighe..bè, a dire il vero lo sono anche io nell mia 44
    Ma allo stesso modo non ritengo i pensieri di Ilaria malati, si piace, è sana…qual è il problema?
    Siete normali entrambe…in due modi diametralmente opposti.


  29. Ilaria dice:

    Ecco grazie, era quello che tentavo di dire. Tranne il fatto che “normale” non vuol dire nulla (la tua taglia 44 a quale percentuale di massa magra corrisponde? a quale altezza? a che tipo di metabolismo?), e io non aspiro a essere “normale”. (Né tantomeno “strafiga”. Guai, è l’ultima cosa che voglio.) Mi fa solo ridere che l’opinione di tre medici venga qualificata come “malata”.


  30. hedonism dice:

    onestamente mi fa ridere tutto questo accanimento…ognuno è come vuole e cazzi suoi…no?


  31. Ilaria dice:

    Bravissima! Era proprio questo lo spirito del mio post: che siamo tutti belli, e quindi i vestiti dovrebbero venderceli in tutte le taglie, comprese quelle molto piccole e quelle molto grandi. E però, se uno è troppo sottopeso o troppo sovrappeso, dovrebbe andare da un medico. E’ un concetto semplice, in fondo, no?


  32. 48proud dice:

    Un po’ offensivo quello che scrivi.
    La 40 non è una taglia normale, per una donna adulta.
    Io sono 165 di altezza per 65 kg, ma il 31% sono muscoli. E sono più vicina alla quarantina che alla trentina, quindi me lo scordo di perdere peso facilmente. Vuoi per i geni, vuoi perché vivaddio adoro mangiare (sano e in quantità modiche) e bere (vino buono e poco) e mal sopporto di nutrirmi di insalatine per rientrare in una 44 che ho portato l’ultima volta in III media, quando dovevo ancora finire lo sviluppo. Esistono le donne “poppute” (ho una VI) anche senza essere obese: se tu mi vedi vestita, non diresti mai che ho quei 5-6 kg di sovrappeso.
    Eppure la società italiana ha deciso che, con la mia taglia (una tranquilla 48, mica sono un elefante!), o ti dissangui da Max Mara/Rinascente/etc oppure devi vestirti da vecchia e comprare i reggiseni da nonna.
    E invece in Inghilterra, in Germania, trovo tutti i vestiti che voglio.
    Cos’è, sono malati loro o siamo malati noi? Io propendo per la seconda.
    Con tutte le semi-anoressiche che ci sono in giro, è molto pericoloso fare i discorsi che hai fatto tu. Pensali, ma non scriverli: non si sa mai chi potrebbe leggerli e farsene influenzare.
    Ti dedico il mio prossimo brindisi spensierato


  33. Ilaria dice:

    Anch’io dedico anche a te il mio prossimo brindisi spensierato, visto che ho la fortuna di poter mangiare e bere quanto mi pare: tanto non ingrasserei neppure se lo volessi.

    Evidentemente non hai letto il mio post con la dovuta attenzione. La società italiana, sono lieta di ripeterti, ha deciso che né io (con la 36-38) né tu (con la 48) possiamo vestirci nei negozi normali.

    Tu sei costretta a dissanguarti da Max Mara, io sono costretta a vestirmi nei negozi 0-12. Non vedi che io e te abbiamo lo stesso problema, ribaltato?

    Con tutte le persone sovrappeso che ci sono in giro (molto più numerose degli anoressici), io trovo altrettanto pericolosi e offensivi i discorsi che fai tu.

    In Inghilterra e Germania non si segue la dieta mediterranea, che come sappiamo è la più sana; infatti lassù il tasso di obesità è molto più elevato, ed è per questo che i negozi devono tenere taglie più grandi.

    La “mentalità da anoressica” riguarda nozioni di (a) bellezza fisica, e (b) esercizio di potere sul proprio corpo; nozioni del tutto estranee al mio discorso, che verteva unicamente sul lato medico.

    Aggiungo che a me capita spesso di incontrare “attacchi” di questo tipo verso problemi (di salute e non solo) che ho avuto anch’io in passato, o che ho ancora oggi; ma non per questo mi scandalizzo e parlo di discorsi “agghiaccianti” o “offensivi”. Credo che la chiave di tutto stia in un po’ di sano senso dell’umorismo, un po’ di distacco ironico. Sì, umorismo: per me si può e si deve fare dell’umorismo su tutto. Razzolo come predico: io per prima mi faccio beffe di tutte le mie sventure.

    Aggiungo infine che ho alle spalle innumerevoli letture sulle problematiche di genere e sulla percezione del corpo femminile nell’immaginario, nei media, nella testa degli uomini e in quella delle donne. A partire dalla De Beauvoir fino a Sociological Images. Quindi so di cosa parlo.


  34. Hsara dice:

    Stavo leggendo l’intervento di 48proud e notavo che sono alta solo un pelino più di lei (1,68) e peso come lei (65 kg, ma solo perché sto ancora “rimontando” da un intervento chirurgico).
    Eppure porto la 40 e mi si contano le costole.
    Ci ho messo un buon quarto d’ora per capire il discorso
    Difficile a questo punto dare le coordinate di normalità, eh?
    Besos


  35. Ilaria dice:

    Che ti devo dire? Una che mi scrive che “per una donna adulta la 40 non è una taglia normale” – senza se e senza ma – e si firma “48 proud” manco fosse un’organizzazione per i diritti civili, ti confesso che non so proprio come prenderla. Ammetto che all’inizio sospettavo fosse una specie di troll, ma poi ho deciso di darle il beneficio del dubbio.


  36. Maephis dice:

    Per alcuni commentatori, la cammomilla non ingrassa, eh.

    Mi eclisso, anzi no, prima di eclissarmi, mi associo. C’è chi è grasso, c’è chi è magro, ed infine, chi è alto. Io son 190 e nemmeno io trovo una mazza da mettermi, o cose elegantissime ai limiti del “nonno in ufficio” o tute da ginnastica che non apprezzo in quasi nessun contesto (tranne in palestra, appunto).

    Ora mi eclisso sul serio, saluti dal vostro taglia 46 (con una prima di tette, alla faccia di @Ilaria :*).


  37. Ilaria dice:

    “La camomilla non ingrassa” –> LOL.

    taglia 46 per un metro e 90? Attento che ora ti vengono a dire che sei troppo magro.


  38. hedonism dice:

    Ilaria scrive “Anch’io dedico anche a te il mio prossimo brindisi spensierato, visto che ho la fortuna di poter mangiare e bere quanto mi pare: tanto non ingrasserei neppure se lo volessi.”

    E che culoooo!! (in senso metaforico, eh…perchè mi sa che in senso proprio non ce l’hai :-P)
    Ragazze ma non è che le diamo addosso a sta ragazza perchè siamo un pò invidiose? Ma dai…chi non vorrebbe mangiare e non ingrassare? Io sono la prima e alzo la mano… Certo a me piacciono le forme, adoro il mio seno (un pò meno la mia 44 ;-))però come cavolo si fa a dire che non si vorrebbe non avere il problema dell’ingrassare e che la 48 è una taglia normale? No che non lo è, a meno che non sei alta 190!!
    Bisogna essere sinceri, cazzo.


  39. aida dice:

    ciao a tutti! io sono una ragazza di un metro e sessantuno e porto la 42…peserò sui 52 credo!beh, non ho pancia, al massimo un pò di ciccetta sui fianchi(tanto x coprire le ossa)quando indosso un jeans taglia 40…ho una terza di seno e nel complesso appaio snella, certo non grassa come qualcuno si ostina a definire una taglia 42…per cui smettiamola di dire sciocchezze…una 42, che sia su un metro e sessanta o su uno e settanta è una taglia da ragazza normale, ed io x normale intendo magra al punto che non deve avere ciccia in eccesso ma nemmeno dei fianchi da uomo e le costole che si contano…Poi è anche vero che dipende dalla conformazione ossea ma generalmente una taglia 42 se tenuta tonica sarà SEMPRE una taglia che non si può considerare da grassa!!! certo, anche una 38 poi se ha una pelle flaccida e con tante smagliature e cellulite(xkè quella la hanno pure le magre)potrà dare un effetto sgradevole paragonabile + ad una 48 con la pancia e le coscione…Non generalizziamo, ogni fisico è diverso…basatevi sull’immagine che vedete allo specchio, non su centimetri e bilancia.


  40. Ilaria dice:

    qui però torniamo a fare un discorso di estetica, e quindi esuliamo nuovamente dal senso del post, che parlava di salute. Pazienza, e meno male che a me dell’estetica non importa nulla, dato che sono strapiena di smagliature.


Add a comment on FriendFeed