La quarta bozza

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Archive for 1 Febbraio 2008

L’editore cartaceo e la zappa sui piedi

Post che, a chi lo scorra con occhio distratto, sembra riguardare Harry Potter, ma che in realtà mette capo a una riflessione sull’editoria, le fandom e internet. Ecco, lo dico perché poi ci sono i miei lettori che appena vedono scritto “Harry Potter” hanno già il ditino pronto sul tasto “vai al prossimo post” nel feedreader.

C’è chi si lamenta della scarsa attenzione dimostrata dalla Salani per i fan italiani di Harry Potter: a iniziare dalle traduzioni quantomeno discutibili, ma su questo mi sono già soffermata fin troppo a lungo, tra l’altro disboscando mezza Amazzonia. (Il prossimo libro che scrivo chiederò di stamparlo su carta ecologica; lo fa anche JK Rowling, d’altronde.) Ma soprattutto, i fan italiani hanno riso non poco quando la Salani ha aperto il suo minisito su Harry Potter:

  • perché dopo dieci anni di fenomeno mediatico internazionale, si è decisa ad aprirlo solo dopo l’uscita dell’ultimo libro, e appena tre mesi prima dell’uscita in traduzione italiana del medesimo;
  • perché dopo aver dichiarato guerra a tutti gli spoiler, è riuscita a piazzare grossi spoiler in bella vista sull’home page quando mancavano due mesi dall’uscita del libro in italiano; e peraltro ci ha infilato vari errori di battitura nei nomi inglesi, e alcuni errori di concetto: evidentemente il sito è curato da qualcuno che non ha mai letto Harry Potter;
  • perché il sito in sé è bruttino e contravviene a ogni regola elementare di usabilità. Non ha uno straccio di feed, ogni tanto vengono aggiornate le FAQ che però si trovano in una pagina interna e vanno consultate manualmente per vedere se c’è qualcosa di nuovo. Tant’è vero che in home page i curatori devono ricordare ai lettori di controllare periodicamente le FAQ, prima di scrivere per porre una domanda. La loro idea di interattività è una newsletter che arriva ogni morte di papa, e un sondaggio in cui per votare bisogna essere registrati. E non c’è nemmeno una funzione di ricerca, ma del resto il sito è molto piccolo e spoglio, con pochissimi contenuti originali.

Si scopre però che altri Paesi non stanno messi molto meglio. La Spagna, ottimo Paese in cui vivere - diritti civili a iosa e compagnia bella - non è un bel Paese per i fan di Harry Potter.

(E qui mi scuso con chi mi legge via feed, ma mi tocca mettere l’interruzione, perché il discorso si fa lungo.)
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