Non sono una vecchia zitella, ma lo sembro
Uno dei miei mille mestieri è correggere le bozze. Forse è per questo che sono così intollerante verso gli errori altrui.
Però, porca miseria. Mi viene l’itterizia.
Posso rendermi odiosa? Ancor più di così? Vorrei che il mondo (e, sì, anche la gente che scrive libri) capisse che:
- Si scrive finora, non fin’ora.
- Un po’, non Un pò.
- Dà, voce del verbo dare, vuole l’accento.
- “Sì”, quando è il contrario di “no”, si scrive con l’accento. Si scrive sì.
- Solo perché il primo documento scritto in lingua italiana diceva Sao ko kelle terre per kelli fini ke…, non significa che la k faccia ancora parte del nostro alfabeto.
- La D eufonica è figlia del demonio.
- Il congiuntivo è una bella invenzione. Se ne può abusare, questo è certo; ma usarlo ogni tanto non fa diventare ciechi.
- Ogni volta che metti una virgola tra soggetto e verbo, Gesù piange.
E piange ancor di più se sei dell’ufficio stampa Salani:
E questi sarebbero i risultati della scuola italiana, che nel bene o nel male ha - si dice - gli standard educativi più alti del mondo, che i licei americani se li sognano? Meno male.
lingua-italiana editoria
