Così poco da dire, e tanti posti in cui dirlo
Pur avendo ottenuto un misero 70% nel geek quiz (che però curiosamente diventa un 79% allorché mi fingo maschio), mi rendo improvvisamente conto di essermi iscritta, nelle ultime settimane, a tutti i servizi 2.0 possibili.
- Twitter: il mio nuovo migliore amico.
- Tumblr: ideale per quando si è troppo pigri per scrivere sul blog, oppure si vuole soltanto segnalare un link o una citazione, senza bisogno di aggiungere altro.
- iLike: scoperto grazie a giallo, ma al momento mi convince molto meno di Last.fm.
- Pownce: l’equivalente 2.0 della Corazzata Potemkin per Fantozzi. O sono io a non aver capito il senso di Pownce, o è Pownce a non avere molto senso.
- Lloogg: finalmente invitata da mio cugggino, apprendo che trattasi di una piacevole e voyeuristica integrazione delle statistiche di GoogleAnalytics, che mostra il traffico sul sito in tempo reale. Potrei usarlo anche per qom.it…
- aNobii: caruccio, permette di superare il limite dei 200 libri di LibraryThing, ma la grafica mi convince poco e i widget per il blog sono tristi (una tag cloud, per favore!)
- Joost: invitata da Francesco, vi rimando alla sua stroncatura perché la condivido.
Poi vabbè, ci sono Feedburner, Technorati, MyBlogLog… e poi (tutto un altro pianeta) FaceBook e MySpace, a cui sono iscritta solo per comunicare con un paio di persone. Altrimenti vi pare che mi iscrivevo a MySpace? Cioè insomma, voglio dire. Tutto ha un limite.
Sto male, secondo voi?
Ah, P.S. Ora vi tento. Ho 4 inviti per Pownce e 5 per Lloogg, se qualcuno li vuole.
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