Trovo su almeno 20 blog diversi questo simpatico meme, che mi accingo a compilare pur non essendo stata invitata da nessuno (perché, oltre che nerd e geek, sono pure sfigata). Ovviamente, chi tra i miei lettori non è geek né nerd non capirà quasi nulla di questo post. Me ne scuso a priori.
Le blogstars prima googletalkavano, ora twittano.
Oh sì, twittero molto. Googletalkerei, ma quasi nessuno che conosco ha Google Talk. Quindi mi limito a Msn e Skype.
Le blogstars vanno all’Ikea e se non ce l’hanno vicino casa, fanno chilometri per andarci.
Io all’Ikea praticamente ci abito. Quelle di Bologna e Milano Corsico le conosco come le mie tasche. Quando mi annoio, salto sulla navetta e vado ad abbuffarmi di specialità svedesi. Poi torno a casa con un sacco di roba inutile tipo pelapatate, portauova e accessori per il guardaroba.
Le blogstars al tavolino di un bar (anche davanti a una spiaggia deserta) aprono il loro portatile e postano.
Il portatile ormai lo uso solo per le emergenze, e lavorando da casa trovo molto più comodo l’iMac. Quando sono via cerco di disintossicarmi da internet, ma finisco per twitterare via sms (anche dall’Ikea!) oppure telefono a destra e a manca per assicurarmi che i siti siano online e che i troll non mi abbiano devastato il forum riempendolo di spoiler sul settimo libro.
Le blogstars postano anche a tarda notte.
Oh, com’è vero. Al momento sono le tre, e non ho l’ombra del sonno.
Le blogstars comprano i libri su Amazon.
Quando abitavo in mezzo al nulla appenninico sì, usavo Amazon. Ora che vivo nella grande metropoli, trovo quasi tutto sotto casa. Ricorro ad Amazon e Play.com in casi eccezionali.
Le blogstars hanno telefonini che fanno anche una carbonara per una dozzina di persone.
Il mio fa le foto (brutte) e avrebbe pure il lettore mp3, che però io non uso, avendo l’iPod.
Le blogstars hanno già visto la quinta serie di Lost.
Qui il mio punteggio crolla. Mi sono addormentata a metà della prima puntata della prima serie, e ho desistito.
Le blogstars fanno i BarCamp e i FemCamp.
No grazie. Non ho voglia di incontrare altri blogger per parlare di blogging e leggere il giorno dopo sui loro blog cosa ne pensano dei blogger e del blogging. Possiamo provare a essere un po’ meno autoreferenziali, e a parlar d’altro? Grazie.
Le blogstars non sanno neppure che io esisto.
Ah, questo è poco ma sicuro.
Le blogstars hanno i feed reader con centinaia di feeds.
Sul vecchio reader eravamo a quota 300; ora sono passata a Google Reader, e siamo poco sopra i 100 feed, divisi in blog, siti di cinema, Harry Potter, Queste Oscure Materie, Flickr, e un’enorme cartella “varie”. Giuro che provo a leggerli tutti.
Le blogstars probabilmente fanno l’amore da Dio.
Togliamo pure il “probabilmente”.
Le blogstars ascoltano la musica con l’iPod, ovunque.
Non solo. Io faccio di peggio: un’ora dopo essere rientrata in casa, mi accorgo di avere ancora l’iPod nelle orecchie. Ormai è un’appendice del mio corpo. E quando non c’è lui, c’è iTunes. E’ per questo che non sento mai squillare il cellulare, e devo appendermelo al collo come un’idiota.
Le blogstars in un post, fatti i dovuti calcoli, riescono a mettere sei o sette link ad altrettante blogstars.
No, per i motivi spiegati sopra, alla voce BarCamp eccetera. Mi sono un po’ rotta le scatole di questa gara io-linko-te-tu-linki-me-cosa-si-vince-oggi?.
Tant’è vero che nemmeno farò nomi per continuare questa catena di Sant’Antonio. Se volete, partecipate anche voi. Altrimenti, limitatevi a commentare le mie risposte.
Giungo al termine di questo post constatandone la palese inutilità. Ma sono le 3 di notte e mi annoio. Sorry.
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