Baby, I’m a (Blog)Star
giu 30, 2007 blogging, milano, nerdiness, shopping
Trovo su almeno 20 blog diversi questo simpatico meme, che mi accingo a compilare pur non essendo stata invitata da nessuno (perché, oltre che nerd e geek, sono pure sfigata). Ovviamente, chi tra i miei lettori non è geek né nerd non capirà quasi nulla di questo post. Me ne scuso a priori.
Le blogstars prima googletalkavano, ora twittano.
Oh sì, twittero molto. Googletalkerei, ma quasi nessuno che conosco ha Google Talk. Quindi mi limito a Msn e Skype.
Le blogstars vanno all’Ikea e se non ce l’hanno vicino casa, fanno chilometri per andarci.
Io all’Ikea praticamente ci abito. Quelle di Bologna e Milano Corsico le conosco come le mie tasche. Quando mi annoio, salto sulla navetta e vado ad abbuffarmi di specialità svedesi. Poi torno a casa con un sacco di roba inutile tipo pelapatate, portauova e accessori per il guardaroba.
Continua a leggere »
Carta o bancomat, signora?
giu 29, 2007 autoreferenzialità, minima moralia
Avete fatto l’amore e non la guerra, come auspicavo nel post precedente?
Avete messo fiori nei vostri cannoni?
Bene, perché oggi hanno ricominciato a girarmi. Sì, loro, quelle che io non ho. Mi girano vorticosamente. Per una serie di motivi con cui non vi tedierò (sono ancora in sciopero dai post di argomento politico-religioso), tra cui emerge con prepotenza il seguente:
Anche oggi mi hanno chiamata “signora” in un negozio.
E il bello è che succede da anni. Tempo fa una mia amica, anni 34, lamentava di aver appena subìto questo trattamento per la prima volta. Ho riso. Io di anni ne ho 27, e mi succede più o meno dai tempi della maturità.
Non dipende dall’abbigliamento, perché succede anche quando sono in jeans. Non dipende dalla faccia, perché tutti mi dicono che non dimostro più di 22-23 anni. Da che accidenti dipende, allora, che tutti mi chiamano signora?
Forse è la voce, visto che accade anche al telefono.
Ma lo scopo ultimo di questo post non è l’autocommiserazione. E’ che sto raccogliendo pareri su una questione che mi attanaglia da settimane.
Fino a che età, secondo voi, mi potrò autodefinire “una ragazza”? Fino ai 30? Fino ai 35? O finché continuerò a sentirmi “giovane dentro”? No, perché, vi dirò, io i 27-quasi-28 non li sento affatto al momento. Quando ne avrò 30, sarà ridicolo che io parli delle mie amiche ventiduenni dicendo “le altre ragazze”? Non credo che sarò mai in grado di smettere di farlo.
rughe, artrite, reumatismi, tg4, robe-da-vecchi-in-generale
Il post dell’ammmmmòre
giu 28, 2007 autoreferenzialità, blogging, diritti civili, lgbt, minima moralia
La proprietaria di questo blog è in seria crisi d’ispirazione. Sindrome della pagina bianca, anzi della textarea bianca, come ai tempi del tema d’italiano.
Dunque, la proprietaria di questo blog ha deciso di approfittare dell’occasione per desistere, almeno per un giorno, dalla rabbia che abitualmente riversa contro tutto e tutti. Oggi non ha proprio voglia di insultare nessuno.
La proprietaria di questo blog ha deciso che oggi vuole bene a tutti quanti. Cattolici, integralisti, omofobi, leghisti, fascisti, Testimoni di Geova, maschilisti, persino il suo vicino di casa che tiene la musica a palla e suona i bonghi alle due di notte.
Vuole bene al vescovo di Frascati
Vuole bene a Bagnasco
Vuole bene a Buttiglione
Vuole bene a Calderoli
Vuole bene a Berlusconi
Vuole bene perfino alla Binetti.
Tutto ciò apporterà notevoli benefici al suo Karma, e al suo fegato. Si sforza addirittura, e forse un giorno ci riuscirà, di voler bene al papa.
Ma intanto, da domani su questo blog si torna alla normalità.
E voi? A chi volete bene oggi?
amore, karma, tolleranza, volemose-bene
Dieci anni non sono passati invano
giu 26, 2007 autoreferenzialità
Sarà che in questi giorni ci sono gli esami di maturità, ma sta di fatto che ieri notte ho avuto un’esperienza mistica. Mi sono apparsi in sogno alcuni compagni di scuola delle superiori. Mi è venuta dunque la curiosità di capire se esisteva un sito del mio liceo. Ahimè, esiste. Ricordando ai miei lettori che io mi sono diplomata nel lontano 1998, procedo ora a comunicarvi le mie scoperte:
- Non è più tanto facile falsificare le giustificazioni, essendoci un registro online delle assenze (Occhio, eh, ché il grande fratello ti guarda);
- Quando c’ero io la palazzina cadeva a pezzi, ora esiste persino un laboratorio informatico degno di questo nome;
- Riconosco solo due o tre nomi di professori. Questa è la cosa che mi turba di più. Qualcuno dei nuovi prof avrà la mia età, penso. Ho molta paura.
- Non c’è modo per gli ex studenti di ritrovarsi o mettersi in contatto, cosa che invece alcune scuole permettono. Peccato, perché con tutti i miei traslochi di città in città ho perso i contatti con un bel po’ di gente, almeno metà classe, per non parlare delle altre sezioni… Li ho perfino cercati su FaceBook, ma non ne ho trovato nessuno. Devono essere tutti dei tecnofobi.
Purtroppo la mia scuola media non dispone di sito internet. Peccato, ci sarebbe stato da ridere.
Segnalatemi nei commenti il sito della vostra (ex, o attuale) scuola, voglio vedere se sono tutti così brutti e tristi come il mio.
perugia, scuola, maturità, esami, liceo classico
In your shoes
giu 25, 2007 autoreferenzialità, blogging, milano, shopping